Anche in questo conclusivo
post vedremo altri aspetti sia italiani e non, per continuare quanto iniziato
nel post precedente (Elezioni Politiche del 4 marzo 2018 – Gli “atteggiamenti” italiani), volti a condizionare la scelta degli elettori
italiani alle prossime Elezioni Politiche del 4 marzo 2018.
Come ormai tutti gli
italiani hanno percepito, la partita è "giocata" soprattutto a sconfiggere il
Movimento 5 Stelle, visto come lo “spauracchio” non solo in Italia ma anche
fuori dai nostri confini.
Vediamo
l’atteggiamento dell’Europa per ciò che riguarda le prossime elezioni politiche
italiane di marzo.
Mi chiedo e mi domando… come mai l’Unione Europea negli ultimi mesi è stata
così “buona” con l’Italia?
Nessuna “bacchettata” e nessun “compito a casa”?
Nessuna opposizione
alla legge di stabilità, o meglio, un piccolo richiamo c’è stato con una
lettera inviata all’Italia verso la fine del 2017, che “stranamente” ha
rinviato nella primavera del 2018 una nuova valutazione sul debito italiano
(Lettera Ue all’Italia....)!
Tutto dipende
dall’esito delle elezioni?
Ancora “stranamente” la UE è diventata più accondiscendente con Berlusconi
come mai?
Ma 6-7 anni fa non era il nemico numero uno per Angela Merkel, Junker &
company, quando con lo spread costrinsero Berlusconi alle dimissioni? Forse anche
“loro” sanno che purtroppo per il PD ed il centrosinistra di Renzi, per cui
tifano, ci sono poche speranze di vittoria, che quindi l’unica speranza è il
centrodestra di Silvio Berlusconi?
Allora anche l’Unione Europea è schierata contro il Movimento 5 Stelle? E’
così tanta la paura?
Quindi in caso di vittoria del M5S alle Elezioni Politiche italiane del prossimo
4 marzo, riprenderà il “giochino” dei compiti a casa, se non basta del ricorso
allo spread (Il Ricatto dello SPREAD, Spread ed Elezioni Politiche 2013, Ecco ci risiamo…. Il Ricatto dello SPREAD....), e chi sa cos’altro?
La paura, sia per i governanti europei che per il PD ed il centrosinistra
di Matteo Renzi, è il POPULISMO?
Infatti, il M5S viene
considerato un movimento populista, e mi dispiace anche che, un signore come il
Presidente del Consiglio Gentiloni che si è sempre distinto per la sua
pacatezza, si sia lasciato trascinare anche lui dalla corrente del suo partito
e da esponenti europei, utilizzando atteggiamenti dispregiativi per il
polulismo, anche se non direttamente riferiti ai grillini!
Ma che cos’è il
Populismo? Il populismo è così nocivo oppure mette davvero in risalto i problemi del popolo?
Consultando da Wikipedia
(Populismo) il significato del populismo è proprio riferito ai bisogni del popolo.
Quindi chi è populista è con il popolo o altrimenti è contro il popolo! Non
bisogna confondere il populismo con la demagogia (Demagogia da Wikipedia), cioè coloro che con
false promesse cercano di accaparrarsi il popolo per i propri fini politici.
Quindi i grillini sono
dei demagoghi? Mentre Renzi con il suo centrosinistra e Berlusconi con il suo
centrodestra non lo sono con le loro promesse?
Chi può sentire
maggiormente i fabbisogni del popolo, perché vissuti direttamente o perché non
facente parte dell’establishment, Renzi, Berlusconi e company oppure Di Maio,
Di Battista e company?
Chi è il populista?
Chi è il demagoga?
Siamo quasi ormai a
conclusione di quest’ultimo post, è voglio evidenziare, che come per il
referendum costituzionale del dicembre del 2016 era il giorno 4, anche queste
elezioni politiche ricadono il giorno 4, può essere premonizione ed un'allerta per i "vecchi" partiti!
Quindi a Renzi e
Berlusconi, il mio consiglio è di non continuare ad infierire contro Di Maio ed
il M5S, rischiano solo di ottenere l’effetto opposto, e provocare per i loro
movimenti politici un vero e proprio tsunami
a 5 Stelle!
Nel chiudere questa
serie di post sulle prossime Elezioni Politiche italiane del 4 marzo 2018, dico
solo, che chiunque vinca, i politici devono fare i politici, quindi
preoccuparsi solo si fare delle leggi “giuste” senza guardare in faccia a chi
si accontenta o si scontenta (siano essi imprenditori, amici, familiari, ecc…),
ma che devono riguardare la comunità nel suo insieme, e lasciare fare poi il
lavoro di attuazione e di amministrazione agli addetti, ricorrendo a dirigenti
e manager dello Stato, capaci e competenti (qui si che conta la competenza,
esperienza, ecc…), mettendo al posto giusto le persone giuste ed adatte, nelle
migliori condizioni per svolgere i “loro” compiti serenamente, senza pressioni esterne
o di favoritismo, al fine di attuare e conseguire quanto stabilito con le norme
dello Stato per il bene di tutti e non solo di una parte... perchè viene il Popolo prima di tutti!
Ma ormai ci siamo… domenica 4 marzo è ormai prossima!
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Roberto Di Stefano
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