In quest’ultimo post di fine anno, a grandi linee vediamo attualmente com’è
la situazione economica e finanziaria in Italia, in Europa e nel resto del
mondo alla fine di questo 2017.
Il governo italiano da enfasi alla crescita che ci è stata anche in Italia,
ma sarebbe stato il colmo se l’Italia non fosse cresciuta almeno un po’ in
questo 2017 dopo 6-7 anni di crisi, visto che sia in Europa che nel mondo la
crescita è stata generale, quindi anche l’Italia è stata trascinata da questa scia
di crescita economica globale.
Ma quant’è cresciuta l’Italia a livello economico-finanziario?
Diamo un occhiata alla seguente tabella (dal sito repubblica.it)
Come si può notare il PIL dell’Italia nel 2017 è vero che è stato di 1,5 ma
è quello che è cresciuto di meno di tutti i paesi europei. Hanno fatto meglio
dell’Italia anche la Grecia che stava peggio di noi, ed addirittura la Spagna
viaggia il doppio di noi!
A livello mondiale, l’Italia poi non rientra nemmeno tra i primi 30 paesi
più ricchi (dal sito travel365.it).
Davanti a noi troviamo molti paesi europei oltre a Francia e Germania e Gran
Bretagna, anche Belgio, Danimarca, Svezia, Irlanda, Norvegia, Lussemburgo con
un reddito pro-capite che va da 41 mila dollari a oltre 98 mila dollari.
Ma ritorniamo alla crescita del PIL mondiale, europeo e nazionale che ci è
stato.
Prima o poi un miglioramento economico doveva esserci, a livello internazionale
dopo tanti anni di crisi.
Saranno state le riforme adottate dai vari Stati inclusa l’Italia, non si
può negarlo, ma io credo che il “grosso” alla ripresa economica sia per lo più
dovuto alle poche speculazioni ed attacchi finanziari sui mercati dove le borse
mondiali hanno conosciuto un 2017 abbastanza tranquillo senza troppi scossoni
sia a livello economico-finanziario che a livello politico.
Ma anche altri fattori come il prezzo del petrolio che è rimasto relativamente
stabile poco sopra i 60 dollari al barile in questi ultimi 2-3 anni (Brent e Greggio) che ha contribuito alla risalita
economica rispetto al 2014 quando il costo al barile era di oltre 100 euro (La Crisi a che punto è……Petrolio,
Spread BTP/BUND, Jobs Act).
L’Europa inoltre è stata vantaggiata anche dal basso tasso di cambio tra
dollaro ed euro (La
Crisi a che punto è……Cambio Euro/Dollaro) almeno fino alla metà
di questo 2017, dove da metà anno è iniziata una risalita dell’euro sul dollaro
abbastanza sostanziosa (dal sito investing.com). Da citare inoltre i continui bassi tassi d’interesse
adottati dalla BCE in questi anni (La Crisi a che punto è……Tassi e Mutui) e che dal 2016
praticamente il tasso è dello 0% (dal sito ilsole24ore).
Infine e non per ultimo, dal persistere del QE quantitative easing della
BCE (La Crisi a che punto è……E’ il tempo del
Bazooka BCE! e La Crisi a che punto è……QE Quantitative Easing della BCE), che è stato ridotto ma
comunque rimane sostanzioso con 30 miliardi di euro al mese anche per il
prossimo anno.
Per concludere possiamo affermare che è vero che siamo il fanalino di coda
in Europa a livello di crescita economica, pazienza…!
Però possiamo consolarci perché abbiamo anche noi un primato…
<di essere i primi degli “gli ultimi” ad andare in pensione>!
EVVIVA!!!
A tutti voi un Augurio
di un Felice prossimo 2018
Cambiamo La Nostra Italia
Roberto Di Stefano
Roberto Di Stefano
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