Continuiamo con l’ultimo post che riguarderà soprattutto l'andamento dei fattori
economici del momento, e dopo aver scritto nel post precedente la verità sui
tassi d’interesse (La Crisi a che punto è…Tassi e Mutui), in questo post analizzeremo invece
la situazione del prezzo del Petrolio e il livello dello Spread tra BTP e Bund.
Iniziamo con il petrolio, aiutandoci anche stavolta con delle immagini di screenshot
catturate sempre dal sito investing.com Brent e Greggio
Con l’immagine 1 sottostante si può notare il costo del petrolio di qualità
Brent il 15/06/2014, quindi meno di un anno fa era di 114 euro al barile
Immagine 1
Nell’immagine seguente invece (immagine 2) il prezzo del Brent il 29 marzo scorso, proprio in questi giorni era di 55 euro al barile, quindi meno della metà di un anno fa
Immagine 2
Stessa discorso per il prezzo del petrolio Greggio di qualità inferiore,
che meno di un anno fa il 15/06/2014 era di 107 euro al barile (immagine 3
sottostante)
Immagine 3
Mentre in questi giorni,
esattamente il 29 marzo scorso (immagine 4 sottostante) il prezzo del Greggio
era di 49 euro al barile, quindi anche
il Greggio meno della metà rispetto all’anno scorso
Immagine 4
A questo punto ci si
chiede, come mai il costo del carburante è comunque esagerato? E’
sceso si il costo rispetto ad un anno fa ma molto molto poco considerando
adesso il prezzo del Brent o del Greggio.
Aggiungo in questo caso
una “piccola chicca curiosa”.
In Basilicata, la mia
regione, conosciuta più con il nome di Lucania, il prezzo del carburante è stranamente
più costoso rispetto alle altre regioni d’Italia, in particolare alle regioni
confinanti, pur essendo la Basilicata e/o Lucania la regione dove più si
estrae il petrolio soddisfacendo un fabbisogno nazionale che si aggira intorno
al 10%. Questa è un altra storia che meriterebbe un discorso a parte……
Continuando con il
discorso, del “non calo giusto” del prezzo del carburante, stesso discorso lo si può fare sul costo dell’energia e del
gas rimasti comunque costosi rispetto al crollo del prezzo del petrolio cui
sono direttamente influenzati.
In Italia, purtroppo,
c’è il brutto vizio che quando il prezzo di un bene di servizio, quale
carburante, elettricità e gas, deve salire, sale senza problemi e con facilità,
mentre, al contrario, quando questi stessi beni di servizio devono calare,
scendono lentamente “diciamoci la verità, fanno finta di calare” in attesa di riprendere
invece di nuovo la loro ascesa!
Non voglio dilungarmi
più di tanto, ognuno di noi sa trarre le conclusioni.
Concludiamo questo post, dando un occhiata adesso alla situazione attuale
dello Spread tra BTP italiani e Bund tedeschi, sempre tramite un immagine di screenshot
sottostante, catturata questa volta dal sito Valore SPREAD BTP Italia il Sole 24 ore… e riferita ad un paio di giorni fa
Si può notare oggi
quanto è basso questo Spread poco più
dei 100 punti (esattamente 107,05 il 2 aprile scorso), cosa da non credere… fino a qualche anno fa
era alle stelle… chi sa perché?.....(Il Ricatto dello SPREAD)
Eppure vedendo cosa ha
fatto il Governo Renzi, ci si domanda come mai?
La corruzione è quella
che è………,
I costi della politica
sono quelli che sono…..
La riforma dello
Stato.... non ne parliamo proprio…..
Ah si gli 80 famosissimi
euro………… (Renzi ti dà e Renzi si ri-prende gli 80 euro…..) ed il Jobs Act “in azione
esattamente da un mese”, sono riusciti a cambiare l’Italia e gli italiani, consumi in netta ripresa e disoccupazione
in netta discesa……..
Ora tiriamo le conclusioni con il post finale
BUONA PASQUA 2015 a TUTTI
Cambiamo la Nostra Italia e non solo...
Roberto Di Stefano
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