Un evento importantissimo di questo mese, arriverà esattamente
tra tre giorni, con le Elezioni europee, che coinvolgeranno 28 paesi dell’Unione,
per la scelta dei rappresentanti al Parlamento europeo delle varie nazioni che
ne fanno parte.
Le votazioni, in realtà iniziano proprio oggi giovedì 22 in
Olanda ed in Gran Bretagna, seguiranno poi nei prossimi giorni le restanti
nazioni che aderiscono all'Europa unita. Ma la maggior parte però dei cittadini
europei andranno alle urne domenica 25 maggio compresi gli italiani.
Le Elezioni europee quest’anno assumono una grande rilevanza per
diversi motivi.
Per la prima volta i cittadini europei possono decidere con il
voto, anche se “indirettamente”, il Presidente della Commissione Europea, la
figura di spicco del governo dell’unione, che insieme alla Commissione europea
prende le decisioni più importanti in tema di politica economica, finanziaria e
monetaria. Prima il presidente della Commissione veniva scelto con accordi tra
i vari capi di Stato e di governo degli Stati membri. Questo è il motivo principale del voto.
Ma però nella realtà tale
elezioni, oggi sembrano assumere più un “referendum” tra coloro che vogliono l’Euro,
la maggior parte dei partiti, e coloro che non vogliono più l’Euro come la Lega
Nord di Salvini e forse il M5S di Grillo, questo in Italia, ma situazione
simile è anche in altri paesi dell’unione come in Francia, Spagna, Grecia ed
altri.
Quindi alla fine risulterà un “voto” per chi è pro o contro l’Europa.
Secondo il mio pensiero un Europa unita ha dei vantaggi enormi,
come il semplice spostarsi sia delle persone che delle cose tra i vari paesi
dell’unione, senza problemi di frontiere. La possibilità di poter utilizzare
una moneta unica nell'effettuare i pagamenti dove circola l’Euro, senza la
necessità di cambiare la propria moneta nazionale con la moneta della nazione
che si visita, etc….
Allora perché si “odia” oggi questa Europa?
Io credo che sia gli italiani che gli altri europei non odiano affatto l’Europa,
ma bensì i politici europei e nazionali che hanno amministrato l’Europa e le
loro nazioni negli ultimi 15-20 anni con trattati e leggi, inclusa la gestione sbagliata
della moneta unica Euro, che hanno portato oggi molti paesi dell’unione allo “sfascio
economico” con rischio di uno “sfascio sociale”.
Ecco perché le prossime Elezioni europee del 25 maggio assumono
più un significato di Europa SI o Europa NO, ed ancora Euro SI o Euro NO (vedi anche L’EURO: Rovina o Salvezza? ; EURO - Ma quanto mi costi?).
Vediamo in breve nei nostri confini come si sta svolgendo la
campagna elettorale.
Come sempre si è trasformata in un vero teatrino politico <senza esclusioni di colpi> come
avviene sempre ogni volta che ci sono delle elezioni. Ma questa volta i toni e forse anche le "bassezze" utilizzate per colpire l'avversario politico sono fuori luogo.
Le persone vogliono sentirsi dire e poi "subito" vedere realizzati i programmi e le intenzioni che vengono promesse e non essere solo spettatori di questo talk show che è sia televisivo che di piazza, in questo ultimo caso tra Grillo e Renzi, per chi demolisce di più il proprio "nemico politico".
Un appunto a Beppe bisogna farlo nel linguaggio che sta utilizzando, a volte è troppo esagerato e non bisogna scendere a questi livelli, soprattutto perché nei tempi nostri questo linguaggio “un po’ troppo” di basso livello per non dire altro, arriva a tutti, agli adulti a cui è rivolto per condizionare le loro scelte di voto, ma arriva anche ai piccoli cioè ai bambini che non devono votare. Quindi questo modo di esprimersi di Grillo di certo non è educativo. Lo dico per “lui” perché in questo modo rischia di farsi “odiare” più che “amare”, danneggiando il suo stesso movimento politico che ha creato, che ha davvero la possibilità di vincere queste elezioni europee.
Da notare, inoltre, che domenica 25 maggio insieme alle elezioni europee in Italia ci saranno anche le votazioni amministrative che coinvolgeranno più di 4000 comuni italiani ed un paio di regioni. Ma stranamente i leader dei maggiori partiti italiani, Berlusconi, Renzi e Grillo sembrano che abbiano accentrato tutti i loro sforzi solo sul voto europeo.
Le persone vogliono sentirsi dire e poi "subito" vedere realizzati i programmi e le intenzioni che vengono promesse e non essere solo spettatori di questo talk show che è sia televisivo che di piazza, in questo ultimo caso tra Grillo e Renzi, per chi demolisce di più il proprio "nemico politico".
Un appunto a Beppe bisogna farlo nel linguaggio che sta utilizzando, a volte è troppo esagerato e non bisogna scendere a questi livelli, soprattutto perché nei tempi nostri questo linguaggio “un po’ troppo” di basso livello per non dire altro, arriva a tutti, agli adulti a cui è rivolto per condizionare le loro scelte di voto, ma arriva anche ai piccoli cioè ai bambini che non devono votare. Quindi questo modo di esprimersi di Grillo di certo non è educativo. Lo dico per “lui” perché in questo modo rischia di farsi “odiare” più che “amare”, danneggiando il suo stesso movimento politico che ha creato, che ha davvero la possibilità di vincere queste elezioni europee.
Da notare, inoltre, che domenica 25 maggio insieme alle elezioni europee in Italia ci saranno anche le votazioni amministrative che coinvolgeranno più di 4000 comuni italiani ed un paio di regioni. Ma stranamente i leader dei maggiori partiti italiani, Berlusconi, Renzi e Grillo sembrano che abbiano accentrato tutti i loro sforzi solo sul voto europeo.
Mentre un anno fa, in occasione delle elezioni Politiche
italiane, Berlusconi aveva cercato “di comprare” gli italiani”, con la promessa
di restituire l’IMU pagato il 2012 in caso di vittoria.
Matteo Renzi invece è stato molto astuto, perché con i suoi 80
euro [Berlusconi, 80 euro ed elezioni Europee (terza parte)] che si troveranno 10 milioni di lavoratori italiani
nella busta paga di maggio, ha in un certo senso anche lui effettuato un
operazione di “acquisto” di 10 milioni di voti di elettori italiani.
La mia non vuole essere un’affermazione maliziosa nei confronti
del Presidente del Consiglio, che stimo come politico per il coraggio che ci
mette “se davvero fa sul serio e non bleffa”, e mi è simpatico anche come persona, però non si può
negare che è stato molto scaltro e furbo visto la tempistica del provvedimento
del bonus degli 80 euro.
Però bisogna dare merito a Matteo Renzi che la promessa degli 80
euro, l’ha fatta e mantenuta prima delle elezioni, a differenza degli altri
politici italiani del passato, che facevano solo promesse senza mai mantenerle
né prima di un voto e né dopo il voto.
Forse Renzi ha mania di protagonismo? Può darsi! Se Renzi vuole
essere un protagonista sulla scena politica, speriamo che lo sia in "positivo”, e solo il tempo potrà dircelo, perché in passato abbiamo già avuto troppi protagonisti negativi a cui
abbiamo dato fin “troppo tempo”.
Chiudo questo post e la serie di questi post di maggio, parlando
del nemico numero “uno” di queste elezioni politiche ed amministrative cioè <l’astensionismo>,
con il rischio che l’affluenza alle urne per il prossimo 25 maggio rischia di
essere davvero bassa, non solo per la sfiducia che ormai gli italiani hanno
verso i “nostri” politici, ma anche perché il giorno di voto è stato ridotto ad
“uno” appunto solo domenica 25 maggio, con molti italiani probabilmente fuori a
trascorrere la domenica se sarà bel tempo, per poi ammassarsi nelle ultime ore
serali ai seggi, per chi avrà pazienza di aspettare di votare nelle lunghe file
che probabilmente si verificheranno.
Comunque lunedì potrebbe essere "l'alba di una nuova EUROPA".
Buon voto a tutti, a chi vota e a chi non, perché anche chi non vota, come forma di protesta, lo si può considerare un voto.
Comunque lunedì potrebbe essere "l'alba di una nuova EUROPA".
Buon voto a tutti, a chi vota e a chi non, perché anche chi non vota, come forma di protesta, lo si può considerare un voto.
Per Cambiare la Nostra Italia
Roberto Di Stefano