Per
continuare il discorso del post precedente Sempre più giù il tasso della BCE allo 0,05%, dopo l’ennesimo intervento
sulla riduzione del tasso principale della BCE del presidente Mario
Draghi, ricordo la scorsa settimana ridotto allo 0,05%, per curiosità ho voluto tracciare una piccola storia dell’andamento del
tasso applicato dalla Banca Centrale Europea, dal settembre 2002 (l’Euro è
entrato fisicamente in circolazione l’inizio del 2002) fino all'ultimo intervento di questo inizio di settembre 2014.
Vediamo questi ritocchi al tasso "un pò anomali" della BCE (pallino azzurro e linea azzurra del grafico) dal settembre del
2002 (figura 1)
(figura 1)
(figura 2)
Per informazioni, il link utilizzato per consultare l’andamento del tasso della BCE, dell'Euribor e dell'IRS è un collegamento che riporta al sito Il Sole 24 Ore "Osservatorio Tassi".
Iniziamo.
Il tasso applicato dalla Banca Centrale Europea inizia partendo dal valore di 3,25% dal
settembre 2002 (figura 1 sopra), dopo di che viene più volte ridotto durante gli ultimi mesi del
2002 e nei primi mesi del 2003 fino al valore del 2%, valore che viene
mantenuto per oltre due anni (figura 3)
(figura 3)
dopo
di che viene ripetutamente alzato, a partire
dalla fine del 2005 a 2,25% (figura 4)
e nei
tre anni successivi fino al valore di 4,25%, massimo storico raggiunto dal
tasso principale della BCE, siamo in fase di pre-crisi (figura 5)
per
poi ritornare a calare di nuovo dall’ottobre 2008 a 3,75 (figura 6)
(figura 6)
fino
al valore del 1% nel gennaio 2010 (figura 7)
(figura 7)
mantenendo
questo valore per più di un anno.
Ma nell'aprile 2011, nella fase della crisi vera e propria, come almeno ci veniva continuamente ricordato dai media, di nuovo il tasso applicato dalla BCE venne ritoccato al rialzo a 1,25% (figura 8)
Ma nell'aprile 2011, nella fase della crisi vera e propria, come almeno ci veniva continuamente ricordato dai media, di nuovo il tasso applicato dalla BCE venne ritoccato al rialzo a 1,25% (figura 8)
(figura 8)
e nel luglio dello stesso
anno a 1,50% (figura 09)
(figura 09)
Interventi fatti sul tasso, guarda caso proprio quando c’erano problemi tra il governo
italiano di Silvio Berlusconi ed i governanti europei che chiedevano all'Italia misure di rigore (Politica di Austerity), che portarono ad un
estate calda del 2011 o meglio ad un autunno caldissimo di fine anno, con un innalzamento dello Spred (Il Ricatto dello SPREAD) tra
Btp italiani e Bund tedeschi fino a
superare i 500 punti.
I problemi economici veri e propri per
l’Italia iniziano forse in questa fase o meglio nell'anno 2011, con una serie
di condizioni che ci vennero imposte dalla Commissione Europea e dalla male gestione della situazione da parte del governo italiano.
Ma continuando il discorso sulla storia del tasso della BCE, “stranamente”
con le dimissioni di Silvio Berlusconi nel novembre 2011, nello stesso mese viene di nuovo
ritoccato al ribasso a 1,25% il tasso da parte della Banca Centrale Europea (figura 10)
(figura 10)
Da
lì in poi, il tasso della BCE è stato poi in continuo calo fino al taglio
storico dello 0,05% di questo inizio di settembre 2014 (figura 2 dell'inizio), con conseguenza calo
anche dello Spread tra Btp italiani e Bund tedeschi “ma che strana coincidenza”!
Fine
della storia del tasso principale applicato dalla BCE.
Infine,
solo per curiosità, motivo per cui ho pubblicato questo post in ritardo di un giorno, vi riporto il valore del cambio tra l’Euro
ed il Dollaro americano ad una settimana dalla riduzione allo 0,05% del tasso
della Banca Centrale Europea.
Come potete notare dall'immagine sottostante (figura 11)
il
tasso di cambio tra Euro e Dollaro alla fine della giornata di ieri venerdì 12 settembre e della settimana finanziaria, è stato di 1,2965, quindi ha chiuso allo stesso valore di cambio (anzi qualche decimo in più, invertendo la tendenza) rispetto alla settimana scorsa che è stato di 1,2952 (figura 12)
quando è stato tagliato il costo del denaro dell'area euro, che invece secondo le previsioni doveva avere l'effetto opposto (Sempre più giù il tasso della BCE allo 0,05% ) per
favorire le esportazioni europee!
(figura 11)
(figura 12)
E pensare che l’Euro
stava calando così bene…. rispetto al Dollaro americano prima dell’intervento
di Mario Draghi, ed adesso?
Alla
prossima
Dite
la vostra
Cambiamo
la Nostra Italia (e non solo…)
Roberto Di Stefano
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